La scelta di un materiale da copertura non è mai un aspetto banale, soprattutto se la valutazione cade tra l’opzione di una fibra naturale o sintetica. Non meno importate è poi l’estetica che si vuole conferire alla struttura da rivestire. Anzitutto dobbiamo chiederci: a cosa serve la mia copertura? Chi la userà o la vedrà, cosa si aspetta? Sono le prime, fondamentali domande da porsi per darsi un primo orientamento nel vasto panorama esistente nel settore. Immaginiamo uno scenario: spiaggia assolata, canicola estiva, si cerca refrigerio anche fuori dall’acqua, e si punta all’ombrellone. La scelta di autentici materiali naturali premia sempre in termini di microclima ideale per la persona e quindi il proprio benessere. Ad esempio, la canna del capo (Sudafrica) o la foglia di palma da cocco (Kenya), per la loro straordinaria capacità di frapporsi a raggi e calore rappresentano le migliori alternative. Attenzione però: stesso scenario, spostando lo sguardo sul ristorante che si affaccia sul mare, un’ampia metratura che ospita personale al lavoro, attrezzature, cibi e bevande da somministrare e conservare. Qui il materiale da copertura sia esso finta paglia AfriThatch-REED o finta paglia ShadySynth COCCO AFRICA STYLE è un componente ad alta prestazione in termini di resistenza ai raggi UV, facile da installare come nella versione naturale, progettato per l’applicazione su tetti nuovi o esistenti.
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